Il 17 febbraio a Borgo d’Ale il convegno “La moria del Kiwi nel Vercellese”

08.02.2017

Moria kiwi, impianto collassato in provincia di Vercelli

Moria kiwi, impianto collassato in provincia di Vercelli

Si terrà il 17 febbraio alle ore 9,30 presso il Salone polivalente comunale (via Roma 15) a Borgo d’Ale (Vc) il convegno “La Moria del Kiwi nel Vercellese. Diffusione del fenomeno, cause, ricerche in corso, indicazioni pratiche per la prevenzione”.

Un incontro tecnico dedicato ai produttori in cui verrà presentato il lavoro svolto finora dal gruppo di lavoro nato nel 2016 – che vede la collaborazione di Agrion con il Settore Fitosanitario, il Crea e l’Università di Torino – sull’argomento. I relatori interverranno su sintomi e fattori predisponenti e daranno le prime indicazioni per prevenire e limitare la diffusione del fenomeno.

La partecipazione certificata all’incontro è valida per l’attribuzione di Crediti Formativi Professionali (per gli iscritti agli Albi dei dottori Agronomi, dei dottori Forestali, dei Periti Agrari e dei Periti Agrari laureati).

Moria kiwi - radici compromesse

Moria kiwi – radici compromesse

Le stagioni estive 2015 e 2016 hanno fatto registrare temperature elevate e prolungate come non accadeva da decenni. Alcuni impianti di actinidia hanno iniziato a manifestare sintomi di disseccamento su alcune piante prima in alcune aree del frutteto per poi interessare l’intero appezzamento. Le zone più colpite in Piemonte sono state inizialmente quelle del Vercellese, Alice Castello e Borgo d’Ale in particolare, ma successivamente anche le zone fra Saluzzo e Pinerolo hanno evidenziato impianti completamente collassati. Il bilancio a fine 2016 era preoccupante: 120 ettari distrutti ad Alice Castello e Borgo d’Ale e poco meno nel Saluzzese. Allarma la continua crescita del fenomeno.

I ricercatori di Agrion, supportati dal servizio fitosanitario regionale, hanno cercato di definire il quadro della situazione per provare a venire a capo del problema. Il fenomeno è analogo a quanto si è verificato nel Veronese a partire dal 2012. Là oltre 1.200 ettari sono stati colpiti e in buona parte estirpati.

In Piemonte sono stati condotti i rilievi patologici e le analisi di laboratorio presso il Settore fitosanitario della Regione Piemonte, che hanno escluso la presenza di agenti patogeni specifici. Si tratta purtroppo di un problema fisiologico, su cui intervengono diverse cause: terreni compattati, temperature elevate che fanno traspirare molta acqua dalle grandi e tenere foglie dell’actinidia, mentre le radici in asfissia non riescono ad assorbire acqua e nutrienti. Bisogna restituire benessere all’apparato radicale, creando le condizioni di un terreno strutturato e drenato, dove le radici si sviluppino in simbiosi con consorzi microbici e micorrizici che ne favoriscano le funzioni. Infine, una irrigazione “non una goccia di più”.

Programma:

Ore 9,30 ‐ Saluti dell’autorità e apertura dei lavori
 Sindaci dei Comuni di Borgo d’Ale e Alice Castello
Gianni Fiuscello – Presidente Cooperativa Borgofrutta
 Giacomo Ballari – Presidente Fondazione Agrion

Ore 10,00 ‐ La moria del kiwi: la situazione nel Vercellese
Gianfranco Antonietta ‐ Perito agrario

Ore 10,15 ‐ La situazione in Piemonte: sintomi e fattori predisponenti
Luca Nari ‐ Agrion

Ore 10,45 ‐ “La risposta della pianta ai fattori di stress idrico ‐ ambientali”
Chiara Morone ‐ Settore fitosanitario Reg. Piemonte

Ore 11,15 ‐ “Le misure preventive ed indicazioni operative”
Graziano Vittone ‐ Agrion

Ore 11,45 ‐ Discussione e chiusura lavori

 

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