In aumento mais e soia

19.04.2016

soybeans and corn seeds

La settimana del mercato nazionale ha confermato le tendenze in atto: quotazioni in aumento per mais e soia e invariate per i cereali a paglia (frumento tenero, frumento duro e orzo). Sui mercati internazionali la situazione resta molto volatile.

I listini del frumento tenero nazionale sono rimasti invariati: il panificabile quota 172,50 euro/t a Milano e 166 euro/t a Bologna. Anche i frumenti d’importazione non hanno subito variazioni di prezzo. Le uniche variazioni riguardano i sottoprodotti, ancora in calo dai 2 ai 4 euro/t. I mercati a termine internazionali sono stati caratterizzati da una elevata volatilità, con effetti netti diversi sulle due sponde dell’Atlantico. A Parigi la seduta di venerdì a provocato un ribasso di 2,50 euro/t, con il future di maggio che ha chiuso a 151,75 euro/t.

Sul Cbot invece le quotazioni sono rimaste per lo più stabili, e il future di maggio ha chiuso a 459,6 cent/bushel (149,73 euro/t). Al momento non si intravedono prospettive di ripresa, anche per le notizie non positive che vengono dal Mediterraneo orientale (l’Egitto ha sospeso le libere importazioni di frumento, l’Ucraina segnala un aumento delle esportazioni del 50% rispetto a marzo 2015). Sul mercato fisico francese si registrate nell’arco della settimana oscillazioni di 1-2 euro/t; il risultato netto è di -3 euro/t rispetto alla settimana precedente. Il frumento tenero fob Rouen valeva venerdì 144 euro/t.

Il mais nazionale continua ad aumentare a piccoli passi: +1 euro/t a Milano e +2 euro/t a Bologna. Le quotazioni di Milano sono ora 177 euro/t per il prodotto con caratteristiche e 174,50 euro/t per il convenzionale, mentre a Bologna il prezzo rilevato è 174 euro/t.

Anche sui mercati esteri la performance è stata positiva. A Parigi il future di giugno ha chiuso venerdì a 156,75 euro/t. A questo punto il mais vale ben 5 euro/t più del frumento tenero.

A Chicago il future di maggio ha chiuso venerdì a 378,4 cent/bushel (132,08 euro/t); l’andamento positivo del titolo ha scatenato una vera e propria corsa all’acquisto da parte degli investitori, incoraggiati anche dai ritardi delle semine in Francia. In Francia il mais è aumentato di un euro a tonnellata nel corso della settimana; la quotazione fob Bordeaux di venerdì era 146 euro/t, con spazio per ulteriori lievi incrementi.

Come per il frumento tenero, non ci sono variazioni per l’orzo nazionale; il prezzo è fermo a 170 euro/t a Milano e 169,50 euro/t a Bologna.

In Francia continua invece la fase ribassista dell’orzo, con un calo generalizzato di 1 euro/t nel corso della settimana. L’ultima quotazione per merce resa al porto di Rouen è 135 euro/t.

Sulla base delle rilevazioni dell’Ente Risi le vendite di risone, rispetto alla scorsa campagna, risultano in calo di 120.891 tonnellate (-11%) e coprono il 64% della disponibilità vendibile. Sulla piazza di Vercelli, rispetto alla scorsa quindicina, sono in aumento le varietà Arborio (+20 euro, a 710-750 euro/t), Thaibonnet (+7 euro, a 282-302 euro/t) e Selenio (+5 euro, a 363-405 euro/t ).

I semi di soia nazionali continuano ad aumentare: + 5 euro/t a Milano (prezzo medio 343 euro/t) e a Bologna (345,50 euro/t). Gli aumenti sono trainati dall’ottima performance di Chicago, che in una sola settimana ha visto il future di maggio aumentare del 4,1% (+39,4 cent/bushel, prezzo di venerdì 956 cent/bushel, 311,35 euro/t). Meno bene invece i semi di colza, che a Parigi (maggio 2016) hanno perso 3,25 euro/t nella seduta di venerdì, chiudendo a 368,50 euro/t.

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