Accesso al Credito: rifinanziamento “Nuova Sabatini” e nuove disposizioni per il Fondo di garanzia per le PMI

02.01.2024

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Al fine di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese, è previsto nel D.L. cd. “Anticipi” per la misura Beni strumentali “Nuova Sabatini” uno stanziamento pari a 50 milioni di euro per l’anno 2023.

In sede di conversione in legge del suddetto Decreto sono state, altresì, introdotte nuove disposizioni che regoleranno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, il rilascio delle garanzie da parte del Fondo PMI, a fronte di finanziamenti concessi da banche, società di leasing e altri intermediari finanziari.

La concessione di strumenti finanziari quali contributi in “conto impianti” e le garanzie pubbliche consentono sostanzialmente alle micro, piccole e medie imprese di beneficiare, soprattutto nell’attuale quadro congiunturale, di una riduzione in termini di tasso di interesse praticato sull’operazione di finanziamento erogata e/o garantita.

Il rifinanziamento della misura agevolativa “Nuova Sabatini” e le nuove regole del Fondo PMI, che in buona parte confermano soglie importanti per il rilascio delle garanzie alle imprese a fronte di finanziamenti bancari, dimostrano l’impegno di Confagricoltura per risollevare il comparto dall’attuale congiuntura economica – finanziaria e, dunque, sostenere gli investimenti.

Restando sul tema della “Nuova Sabatini”, la precedente proroga di sei mesi, sempre sollecitata da Confagricoltura, utile ad allungare il periodo di realizzazione degli investimenti, da 12 a 18 mesi, riguardava i contratti stipulati fino al 30 giugno 2023. Grazie al nuovo intervento normativo, dunque, anche le imprese che stipuleranno il contratto di finanziamento entro il 31 dicembre 2023 potranno beneficiare di un periodo più ampio, fino a 18 mesi, per ultimare gli investimenti agevolati. Tale proroga, voluta fortemente da Confagricoltura, risulta essere molto importante soprattutto in periodi come questi nei quali i fornitori hanno difficoltà a reperire materie prime.

In sede di conversione in legge del cosiddetto Decreto Anticipi è stata introdotta la riforma del Fondo di garanzia per le PMI che si applicherà dal 1 gennaio fino al 31 dicembre 2024 (ex art. 15-bis del D.L. 145/2023. Convertito in L. 191/2023).

Con le nuove disposizioni, rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio 2022, si conferma solo l’importo massimo garantito dal Fondo per ogni singola impresa, che è pari a 5 milioni di euro, mentre le nuove regole prevedono modifiche alle percentuali di copertura, l’esclusione delle imprese più rischiose e l’ammissione degli enti del terzo settore.

 

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