Il Made in Italy diventa un disegno di legge

09.06.2023

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Nei giorni scorsi il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sul Made in Italy, Con questa iniziativa, il Governo si pone l’obiettivo di individuare nuove risorse, nuove competenze e nuove tutele per il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana che diventa elemento trainante dell’economia.

In altre parole, il provvedimento reca disposizioni organiche per valorizzare e promuovere le produzioni di eccellenza, le bellezze storico artistiche e le radici culturali nazionali, quali fattori da preservare e trasmettere per la crescita del Paese.

Tra le novità occorre citare l’istituzione di un Fondo nazionale da un miliardo di euro e della Giornata nazionale dedicata al Made in Italy (celebrata il 15 aprile), oltre che l’introduzione della definizione di “imprese culturali e creative”, da inserire in un apposito albo, e la promozione del sistema di etichettatura “NutrInform Battery”.

Inoltre, sono state previste azioni specifiche per migliorare e allargare la rete tra i principali attori della promozione e tutela della eccellenza italiana, insieme a norme per inasprire il sistema sanzionatorio per la lotta alla contraffazione.

Tra le disposizioni riferite al settore agroalimentare, l’articolo 18 si concentra sulla valorizzazione e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale del Paese, che rappresenta l’identità collettiva. Un’identità che passa anche attraverso la corretta informazione sui prodotti che finiscono ogni giorno sulla tavola degli italiani, tant’è che l’articolo 28 prevede appunto il potenziamento e la diffusione del ‘NutrInform Battery’, in grado di fornire indicazioni sull’apporto nutrizionale degli alimenti in rapporto al fabbisogno giornaliero e alla corretta alimentazione.

Previste anche norme per contrastare l’italian sounding e l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2024 e 2025, a favore dei ‘Distretti del prodotto tipico italiano’, con l’obiettivo di promuovere e sviluppare le filiere agroalimentari italiane e valorizzare le produzioni locali, garantendo l’autenticità dei prodotti tipici italiani.
Un altro fondo da 3 milioni di euro, sempre per ciascuno degli anni 2024 e 2025, viene costituito per tutelare la biodiversità e favorire il miglioramento genetico delle specie e razze animali allevate in Italia. Inoltre, viene creato un Osservatorio nazionale, presso il Masaf, per mantenere e valorizzare le infrastrutture storiche e paesaggistiche utilizzate dagli animali negli spostamenti per la transumanza, la monticazione e l’alpeggio.
Ulteriori misure di sostegno sono state individuate per il settore fieristico nazionale e per aumentare la presenza all’estero degli operatori.

 

 

“Questo Governo sta dando concretezza alla visione di tutela delle filiere agricole, funzionale alla sicurezza alimentare, salvaguardando la qualità degli alimenti e la produttività delle nostre imprese. Tra queste politiche approviamo l’opposizione a livello europeo contro il sistema di etichettatura Nutriscore, una vera e propria barriera all’ingresso per il made in Italy, a dispetto della scienza che promuove la dieta mediterranea come la più salutare, tanto da essere riconosciuta addirittura come patrimonio Unesco. L’Italia deve continuare a dare forza alla sua battaglia perché abbiamo un patrimonio da difendere”, lo ha detto questa mattina Annamaria Barrile direttore generale di Confagricoltura, intervenendo a Largo Chigi, il format di The Watcher Post, dedicato alla sicurezza alimentare.

“Abbiamo accolto con soddisfazione l’approvazione trasversale all’emendamento al decreto Siccità che apre alla sperimentazione nel campo delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) l’obiettivo del settore agricolo deve essere quello di rendere le produzioni agricole resilienti al cambiamento climatico, che è ineluttabile. E poi – ha concluso il DG Barrile – è bene che la politica, nel progettare le strategie di infrastrutturazione del paese, tenga conto del fatto che in Italia, in termini di estensione, i 2/3 del territorio sono rurali, l’agricoltura resta una delle principali attività produttive”.

Qui il video dell’intervento: Alimentare, Barrile: produzioni italiane patrimonio da difendere – Il Sole 24 ORE

 

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