Riforma PAC: deroga alle rotazioni previste dalla riforma per il 2023 e dubbi interpretativi.

12.10.2022

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Il Regolamento UE 2022/1317, recepito dall’Italia con Decreto Ministeriale n. 362512 del 23 agosto 2022, a causa della crisi pe la guerra in Ucraina, consentirà anche nel 2023 di coltivare tutte le superfici a seminativo a disposizione dell’azienda senza applicare la rotazione delle colture previste dalla nuova condizionalità rafforzata della PAC 2023-2027 e più precisamente dalle BCAA 7 e 8 (Buone Norme Agronomiche e Ambientali).

La BCAA 7 obbligherà gli agricoltori alla rotazione delle colture nei seminativi e tale rotazione consiste in un cambio di colture almeno una volta all’anno a livello di particella mentre, la BCAA 8 prevede di destinare almeno il 4% dei seminativi ad aree ed elementi non produttivi, dai cui, rispetto alla programmazione precedente, vengono escluse le colture azotofissatrici.

Per effetto della deroga, nel 2023 potremo coltivare ciò che vogliamo, ad eccezione, di mais e soia sul 4 percento dei seminativi.

Il ricorso a tali deroghe pone però forti dubbi interpretativi soprattutto per quanto riguarda l’entrata in vigore dell’obbligo delle rotazioni.

Cosa dovremo fare nel 2024? Rispettare la rotazione sostituendo le colture del 2023 su ciascuna parcella agricola o, come molti sostengono, essere nuovamente liberi dovendo poi ruotare le colture nel 2025?

Ambedue le ipotesi vantano fautori e sponsor di grande esperienza e peso politico. Quindi per conoscere la soluzione dovremo attendere il pronunciamento del ministero.

Confagricoltura è consapevole che tale incertezza rappresenta un bel problema organizzativo per le aziende agricole e proprio per tale motivo ha richiesto che il 2024 rappresenti l’anno zero per le rotazioni e sia quindi libero.

A fonte di queste e altre incertezze normative correlate alla riforma, consigliamo alle aziende una certa prudenza nel definire i propri piani colturali, riservando la maggior attenzione agli aspetti tecnici ed agronomici piuttosto che confidando nei vantaggi che la nuova normativa potrebbe offrire ma che sono ancora piuttosto incerti nell’applicazione e nelle conseguenze.

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