Migliora lo stato di salute dell’ambiente in Piemonte. Confagricoltura: “Forte impegno del settore primario per un territorio di qualità”

20.06.2022

Sole coperto dalle nuvole sopra alle montagne

Come emerge dal Rapporto sullo stato dell’ambiente in Piemonte elaborato dall’Arpa il deficit idrico dell’anno scorso è stato del 18% (rispetto alla norma del trentennio 1971 – 2000); inoltre l’anno 2021 è stato il 15º più caldo degli ultimi 64 anni e tra l’8 dicembre scorso e il 30 marzo 2022 non si sono registrate precipitazioni significative.

Il sommarsi di queste condizioni ha creato le premesse per la siccità che stiamo vivendo.

Confagricoltura Piemonte rammenta che il bollettino idrologico mensile dell’Arpa, riferito al mese di maggio emesso il 3 giugno scorso, rileva uno scarto delle portate dei principali fiumi del Piemonte che in alcuni casi arriva all’80%: il Po a Isola Sant’Antonio ha una portata media mensile di 256 m³ al secondo contro una media storica di 796, m³ al secondo, con una uno scarto del 68%.

Il fiume Varaita a Rossana, in provincia di Cuneo, presenta uno scarto delle portate dell’80%, il Sesia a Palestro del 72%.

Con questa situazione la previsione a tre mesi, in uno scenario di scarsa piovosità, prevede un livello di siccità severa – a parte le aree dell’arco alpino – in tutti i comprensori piemontesi e di siccità estrema nelle aree di pianura.

“La situazione è estremamente preoccupante – dichiara – ed evidenzia la necessità di mettere in atto tutte le misure necessarie per recuperare l’acqua piovana e distribuirla nel migliore dei modi. Prima viene il consumo umano, ma subito dopo la risorsa idrica è indispensabile per l’agricoltura, perché senz’acqua è impossibile produrre. Ribadiamo la necessità – aggiunge Allasia – di avviare al più presto la progettazione di nuovi invasi e di realizzarli con urgenza “.

Confagricoltura Piemonte prende atto con soddisfazione che il rapporto dell’Arpa evidenzia il miglioramento delle condizioni di salute delle acque superficiali, dove lo stato chimico è buono per l’89%. Anche le acque sotterranee presentano uno stato chimico che viene definito buono.

“L’agricoltura da anni è impegnata con determinazione nella riduzione dell’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti, il cui uso è limitato allo stretto necessario – dichiara Ercole Zuccaro, direttore di Confagricoltura Piemonte – e, ancor di più negli ultimi anni, grazie all’impiego delle nuove tecnologie e delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, ha significativamente contribuito alla riduzione delle emissioni. È un impegno che gli agricoltori sostengono con importanti sacrifici, orgogliosi di poter fare la loro parte nel miglioramento dello stato di salute dell’ambiente”.

Facebooktwitterpinterestmail