Confagricoltura Piemonte e Confagricoltura Novara e Vco contestano il contenuto del “Diario Amico”

La pubblicazione è stata distribuita in 7.000 copie nelle scuole del Verbano Cusio Ossola (VCO) per l’anno scolastico 2025/2026.
L’Ufficio IX – Ambito Territoriale del VCO (e quindi il Ministero dell’Istruzione e del Merito) ha diffuso contenuti che descrivono gli allevatori come “cafoni, ladri, sfruttatori e ignoranti”.
Il testo offensivo è tratto dal racconto vincitore di un concorso scolastico, promosso da ARS.UNI.VCO- E.T.S. e dal Provveditorato, intitolato “Blog in Val Formazza, miaoo!”. Viene anche suggerito di “bere più latte vegetale” in quanto gli “ignorantoni cafoni degli umani” dovrebbero “produrre meno latticini, così che le mucche possano riposarsi di più”.
“Tali messaggi – afferma Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – non sono solo offensivi per gli allevatori, ma anche in contrasto con le campagne ministeriali per la promozione del latte naturale e con i principi di educazione alimentare. Condividiamo dunque le considerazioni e le preoccupazioni già espresse dagli assessori all’Istruzione, alla Sanità e all’Agricoltura Elena Chiorino, Federico Riboldi e Paolo Bongioanni riguardo ad una rappresentazione non veritiera dell’agricoltura che quotidianamente si impegna a produrre cibo di qualità e a valorizzare il territorio piemontese.”
Non a caso vi sono diverse famiglie di allevatori che, sentitesi oltraggiate, hanno già cestinato o riconsegnato il Diario Amico mentre alcuni sindaci si sono attivati per protestare.
“Purtroppo – afferma Giovanni Chiò, presidente di Confagricoltura Novara e Vco – questo tipo di disinformazione non dovrebbe emergere da una istituzione così importante quale la scuola, che, al contrario, dovrebbe svolgere funzioni educative, sociali e culturali a servizio della formazione delle nuove generazioni, oltre che adottare un approccio inclusivo per tutti gli studenti”. Sottolineando che la responsabilità non ricade sulla giovane studentessa autrice del testo, ma su chi lo ha pubblicato e divulgato omettendo gli obbligatori controlli.
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