Comunicazione preventiva di spandimento: le nuove date e a chi è rivolto il piano stralcio agricoltura

La Determinazione Dirigenziale (DD) n. 99 del 7 febbraio 2025, come modificata dalla DD n. 344 del 17 aprile 2025, ha disposto la sospensione temporanea dell’obbligo di Comunicazione preventiva di spandimento. Tale obbligo sarà reintrodotto gradualmente in funzione della classe dimensionale delle aziende.
L’entrata in vigore è prevista secondo il seguente calendario:
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Dal 1° giugno 2025: per le aziende soggette al Piano Stralcio ricadenti nella classe dimensionale superiore a 20.000 kg di azoto o per i titolari di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).
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Dal 1° settembre 2025: per le aziende soggette al Piano Stralcio con classe dimensionale compresa tra 6.000 e 20.000 kg di azoto, o per i titolari di AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) o AVG (Autorizzazione in Via Generale alle emissioni in atmosfera).
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Dal 1° gennaio 2026: per tutte le altre aziende soggette al Piano Stralcio.
Confagricoltura si è sempre mostrata critica verso questo provvedimento e continua a chiederne una revisione.
Il Piano Regionale di Qualità dell’Aria
Il Piano Regionale di Qualità dell’Aria prevede una serie di misure per la riduzione delle emissioni inquinanti in tutti i settori produttivi. In ambito agricolo, il Consiglio regionale ha approvato uno specifico Piano Stralcio Agricoltura, finalizzato alla riduzione delle perdite di ammoniaca e al miglioramento dell’impiego dei fertilizzanti organici.
Il Piano si applica all’intero territorio regionale e interessa gli allevamenti di bovini, suini, avicunicoli e bufali che producono annualmente oltre 1.000 kg di azoto zootecnico escreto, nonché gli allevamenti soggetti ad autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi del d.lgs. 152/2006. Sono inclusi anche gli impianti di biogas e/o biometano che producono digestato destinato all’utilizzo agronomico, nel rispetto del Regolamento regionale 10/R/2007.
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