Vini e mirtilli del Saluzzese: gli ingredienti di un successo

A Castellar l’azienda di Emidio Maero coltiva e valorizza i suoi prodotti nell’agriturismo “Il Nido di Bacco”
Prima ristoratore, poi agricoltore e ora anche influencer per promuovere al meglio la sua attività. È la strada lavorativa percorsa dal 1993 ad oggi da Emidio Maero, titolare dell’omonima azienda agricola sita a Castellar di Saluzzo, ai piedi delle colline della Valle Bronda tra distese di mirtilli.
Proprio i piccoli frutti blu del territorio, uniti alla passione per la viticoltura, sono stati la molla che ha fatto scattare nell’imprenditore saluzzese la voglia di cambiare vita e gettarsi a capofitto nel settore primario. Ma la volontà è stata accompagnata da sacrifici e tanti investimenti per arrivare ad avere nel 2005 una cantina in cui lavorare 60-70 mila bottiglie di vini del territorio, principalmente Pelaverga, spumante Vitae e Barbera.
Le difficoltà non mancano e, al lavoro in vigna e in frutteto, Emidio Maero decide di affiancare prima un Bed & Breakfast e, poi, un agriturismo dal nome evocativo “Il nido di Bacco”, in onore al dio del vino e della vite.
“Sono partito aiutato da mia moglie Ionela facendo un passo dopo l’altro, mosso perlopiù dalla voglia di trasformare i nostri prodotti del territorio in piatti di qualità tipici della tradizione piemontese – spiega il titolare –. Ora il locale, collegato all’azienda agricola, accoglie fino a 80 posti: grazie ad investimenti continui e a lavori di ampliamento riusciamo ad ospitare anche gruppi piuttosto numerosi”.
Rinnovata la sala degustazioni e servizi agribenessere
Ma Emidio Maero non si è fermato qui e da qualche tempo ha deciso di rinnovare anche la sala degustazioni presente in azienda per trasformarla in un locale in grado di ospitare più persone, proponendo non solo assaggi e abbinamenti dei vini della cantina, ma anche cocktail a base di mirtilli in una location unica.
Il retro della struttura, infatti, si affaccia su un’area esterna che l’imprenditore ha attrezzato a spazio “agribenessere” con piscina, adiacente al campo di mirtilli.
“L’idea mi è venuta ispirandomi a quanto già avviene in altre aree collinari e nei vigneti, soprattutto – racconta –; così ho deciso di attrezzare uno spazio in cui la gente possa sentirsi libera di trascorrere un pomeriggio o una serata in mezzo alle piante di mirtilli, cenando o sorseggiando un drink anche a bordo vasca. La proposta sta piacendo ed è un bel modo per valorizzare quanto produciamo in azienda”.

Nuova vigna in conduzione
Di recente, inoltre, l'imprenditore ha preso in conduzione un nuovo vigneto di circa 5 ettari ai piedi della collina di Saluzzo, dove è pronto a replicare il buon successo ottenuto nella sede di Castellar.
"È una vigna bellissima, da cui ricaverò anche del Syrah e dello Chardonnay, ampliando così la gamma di vini che posso proporre alla mia clientela, e su cui ho in mente di investire energie e risorse per organizzare eventi e far vivere esperienze enogastronomiche a contatto con la natura", continua.
Imprenditore agricolo "influencer"
In tutto questo progetto, fondamentale è il ruolo della comunicazione, in particolare le nuove tecnologie e i social network che vedono protagonista proprio Emidio Maero, che si presta volentieri a reel divertenti da migliaia di visualizzazioni.
"Ho deciso di metterci la faccia, come si dice – confessa – perché amo il mio lavoro e mi piace promuoverlo in prima persona. La comunicazione ormai non ha confini e le sue più recenti forme ed evoluzioni mi consentono di intercettare un pubblico di giovani che amano assaporare i miei prodotti e vivere un'esperienza un po' diversa e suggestiva".
Venendo alle note dolenti, tuttavia, anche la spinta imprenditoriale del titolare deve fare i conti con non pochi ostacoli, tra tutti la difficoltà a trovare personale preparato in grado di dare un supporto continuativo in azienda.
"Mi lascia sbigottito la fatica con cui mi imbatto ogni giorno nel trovare persone disposte a lavorare nelle varie mansioni – confessa –. È per noi un problema enorme, perché non riesci a programmare come vorresti l'attività e soprattutto non crei continuità nel rapporto, che poi è fondamentale per arrivare a risultati positivi per tutti".
Il comparto vitivinicolo del Saluzzese
Emidio Maero, in passato alla guida del Consorzio di Tutela dei Vini Doc "Colline Saluzzesi", riserva un'ultima amara riflessione al comparto vitivinicolo del territorio:
"Non vedo al momento i presupposti per rilanciare i prodotti del Saluzzese: servirebbe anzitutto una miglior organizzazione per valorizzare anche dal punto di vista promozionale e comunicativo i vini che nascono dai vitigni interessati dalla DOC Colline Saluzzesi".
Articolo tratto da L’Agricoltore Cuneese n. 07/2025

Sullo stesso argomento









