Pace contributiva 2025: come recuperare i periodi privi di contributi

La Legge di Bilancio 2024/2025 consente di aderire alla cosiddetta “pace contributiva”, una misura che permette di recuperare eventuali periodi di mancata copertura contributiva accumulati durante la vita lavorativa. Di conseguenza, sarà possibile presentare domanda per usufruire di questa opportunità fino al 31 dicembre 2025.
Cos’è la pace contributiva e chi può beneficiarne
La pace contributiva consente di riscattare fino a un massimo di 5 anni di contributi mancanti, pagando un importo calcolato in base alle aliquote contributive vigenti nel periodo da recuperare. Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per chi non ha ancora raggiunto i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia, perché permette di coprire i periodi mancanti utili al raggiungimento dell’età pensionabile.
È inoltre uno strumento utile per i giovani lavoratori che vogliono incrementare l’ammontare della futura pensione, calcolata esclusivamente con il sistema contributivo, che risulta meno favorevole rispetto a quello retributivo.
Possono accedere a questa misura:
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lavoratori pubblici e privati iscritti alle gestioni INPS, sia dipendenti che autonomi;
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iscritti a forme sostitutive o esclusive di previdenza (come i Fondi speciali per telefonici, elettrici, trasporti, dirigenti d’azienda, spettacolo, volo, ecc.);
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soggetti che hanno cominciato a versare contributi dal 1° gennaio 1996, ovvero con pensione calcolata interamente col metodo contributivo.
Non possono accedere alla pace contributiva i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima del 1996, poiché l’acquisizione successiva di anzianità assicurativa precedente a tale data annulla automaticamente eventuali riscatti già effettuati.
Modalità di riscatto
I periodi riscattabili devono essere compresi tra il primo e l’ultimo versamento contributivo effettuato e possono arrivare fino a 5 anni, anche non consecutivi. La domanda può essere presentata direttamente dall’interessato o da un suo parente entro il secondo grado (ad esempio un genitore).
L’importo da versare si calcola applicando le aliquote contributive valide nel periodo da riscattare, secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 184/1997.
Per i lavoratori del settore privato, il versamento può essere effettuato dal datore di lavoro attraverso premi di produzione spettanti al lavoratore. In questo caso:
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per l’azienda, il versamento è fiscalmente deducibile;
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per il lavoratore, l’importo versato non costituisce reddito imponibile.
Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione oppure essere dilazionato in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di almeno 30 euro, senza interessi. Tuttavia, la rateazione non è consentita se il riscatto è finalizzato alla liquidazione immediata della pensione o per accogliere domande di versamenti volontari.
La Pace Contributiva 2025 rappresenta una misura temporanea: la domanda potrà essere presentata fino al 31 dicembre 2025, salvo eventuali proroghe.
Dopo questa data, a meno di nuove disposizioni normative, non sarà più possibile riscattare i periodi scoperti attraverso questa agevolazione.
Per questo motivo, è consigliabile non aspettare l’ultimo momento: anticipare la presentazione della domanda permette di avere il tempo necessario per valutare, rateizzare e ottenere i maggiori benefici fiscali.
Per ulteriori informazioni e per verificare i requisiti di accesso alla pace contributiva, è possibile contattare gli uffici del Patronato Enapa in provincia di Cuneo:
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Cuneo: 0171 692143 – cuneo@enapa.it
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Alba: 0173 281929 – alba@enapa.it
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Saluzzo: 0175 217120 – saluzzo@enapa.it
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Savigliano: 0172 712372 – savigliano@enapa.it
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Mondovì: 0174 42071 – mondovi@enapa.it
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Bra: 0172 244484 – bra@confagricuneo.it
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