Pace contributiva 2025: come recuperare i periodi privi di contributi

La Legge di Bilancio 2024/2025 permette di aderire alla cosiddetta “pace contributiva”, ovvero la misura che consente di recuperare eventuali periodi senza copertura contributiva accumulati nel corso della vita lavorativa. Pertanto, anche per tutto il 2025 sarà possibile presentare domanda per usufruire di questa opportunità.
Cos’è la pace contributiva e chi può beneficiarne
La pace contributiva permette di riscattare fino a un massimo di 5 anni di contributi mancanti, pagando un importo calcolato in base alle aliquote contributive vigenti nel periodo da recuperare. Questa soluzione è particolarmente utile per chi non ha ancora raggiunto i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia, poiché consente di coprire i periodi mancanti che verranno considerati ai fini del raggiungimento dell’età pensionabile.
Inoltre, è uno strumento vantaggioso anche per i giovani lavoratori che desiderano aumentare l’ammontare della futura pensione, calcolata interamente con il sistema contributivo, che risulta meno favorevole rispetto a quello retributivo.
Possono accedere a questa misura:
-
lavoratori pubblici e privati iscritti alle gestioni INPS, sia dipendenti che autonomi;
-
iscritti a forme sostitutive o esclusive di previdenza (come i Fondi speciali per telefonici, elettrici, trasporti, dirigenti d’azienda, spettacolo, volo, ecc.);
-
soggetti che hanno iniziato a versare contributi a partire dal 1° gennaio 1996, ossia con pensione calcolata interamente con il metodo contributivo.
Non possono usufruire della pace contributiva i lavoratori che hanno iniziato a versare contributi prima del 1996, poiché l’eventuale acquisizione successiva di anzianità assicurativa precedente a tale data annulla automaticamente il riscatto già effettuato.
Modalità di riscatto
I periodi riscattabili devono essere compresi tra il primo e l’ultimo versamento contributivo effettuato e possono arrivare fino a 5 anni, anche non consecutivi. La domanda può essere presentata direttamente dall’interessato o da un suo parente entro il secondo grado (ad esempio un genitore).
L’importo da versare si calcola applicando le aliquote contributive valide nel periodo da riscattare, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 184/1997.
Per i lavoratori del settore privato, il versamento può essere effettuato dal datore di lavoro attraverso premi di produzione spettanti al lavoratore. In questo caso:
-
per l’azienda, il versamento è fiscalmente deducibile;
-
per il lavoratore, l’importo versato non costituisce reddito imponibile.
Il pagamento può essere effettuato in un’unica soluzione oppure dilazionato in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di almeno 30 euro, senza interessi. Tuttavia, la rateazione non è consentita se il riscatto è finalizzato alla liquidazione immediata della pensione o per accogliere domande di versamenti volontari.
Presentazione della domanda
La domanda di riscatto deve essere inoltrata esclusivamente online, accedendo con le proprie credenziali SPID al servizio INPS dedicato al riscatto dei periodi non coperti da contribuzione. In alternativa, è possibile rivolgersi al Patronato Enapa, che può presentare la richiesta per conto dell’interessato tramite i propri canali telematici.
Per ulteriori informazioni e per verificare i requisiti di accesso alla pace contributiva, è possibile contattare gli uffici del Patronato Enapa in provincia di Cuneo:
-
Cuneo: 0171 692143 – cuneo@enapa.it
-
Alba: 0173 281929 – alba@enapa.it
-
Saluzzo: 0175 217120 – saluzzo@enapa.it
-
Savigliano: 0172 712372 – savigliano@enapa.it
-
Mondovì: 0174 42071 – mondovi@enapa.it
-
Bra: 0172 244484 – bra@confagricuneo.it
Sullo stesso argomento