Granaio Italia: obbligo al via dal 1° luglio 2025. Ecco cosa cambia per chi opera nella filiera cerealicola

Dal 1° luglio 2025, il sistema Granaio Italia diventa obbligatorio per tutti gli attori della filiera cerealicola, come stabilito dal decreto n. 43350 del 30 gennaio 2025, pubblicato sul sito del Masaf (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste), che sostituisce il precedente decreto n. 507566 del 1° ottobre 2024.
Cos’è Granaio Italia?
Si tratta di un sistema telematico per la tracciabilità delle movimentazioni dei prodotti cerealicoli, con l’obiettivo di garantire maggiore trasparenza e controllo lungo l’intera filiera.
Quali prodotti devono essere registrati?
L’obbligo riguarda 9 categorie di cereali oggetto di acquisto o vendita sul territorio italiano:
- Frumento duro
- Frumento tenero e segalato
- Granturco
- Orzo
- Farro
- Segale
- Sorgo
- Avena
- Miglio e scagliola
Registrazione: modalità e tempistiche
Le movimentazioni devono essere comunicate entro il 20° giorno del mese successivo al trimestre di riferimento Sono inclusi i prodotti di origine nazionale, comunitaria e extra-comunitaria. Le prime registrazioni dovranno essere effettuate entro il 20 ottobre 2025, relative al periodo luglio-settembre 2025
Chi non è soggetto all’obbligo?
Sono esclusi:
- Le aziende con attività prevalente nell’allevamento
- Le imprese produttrici di mangimi
- I prodotti stoccati in strutture private o associative subito dopo la trebbiatura (in questi casi la responsabilità della registrazione ricade sul gestore della struttura)
Sanzioni previste
Il mancato adempimento comporta sanzioni amministrative da 500 a 4.000 euro. È dunque fondamentale adeguarsi nei tempi stabiliti per evitare sanzioni e problematiche amministrative.
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