Confagricoltura Cuneo: “Serve una proroga al periodo di taglio nei boschi”

02.04.2020

Taglio boschi_01

Il presidente Enrico Allasia: “Alle aziende del settore, ora ferme perché ritenute non essenziali, sarebbe importante concedere più tempo per ultimare i lavori avviati, come fatto in Liguria”

“Capiamo e viviamo in prima linea lo stato di emergenza di questo periodo, tuttavia permettere alle aziende agricole del settore silvicolturale, ora ferme in quanto ritenute attività non essenziali, di avere tempo alla ripresa dei lavori per pulire i boschi e manutenere il territorio produrrebbe effetti positivi per tutta la filiera. La proroga dei periodi di taglio non è stata concessa da parte della Regione, ce ne rammarichiamo ma auspichiamo che possa rivedere questa scelta”. Così il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, interviene in merito al provvedimento con cui la Regione Piemonte non autorizza per il momento lo slittamento dei termini del 15 aprile, per interventi in boschi fino a 600 metri, e del 30 aprile per analoghe operazioni in territori fino a 1.000 metri di altitudine.

Attualmente le aziende che rientrano nella classificazione Ateco 02, “silvicoltura ed utilizzo di aree forestali” (compresa la produzione di legna da ardere, ad esempio) non sono tra quelle consentite ad operare dalla disciplina emergenziale e dalle disposizioni di restrizione emanate dal Governo per contrastare il COVID-19. Ciò significa che le imprese che si occupano della pulizia e della gestione dei boschi in Piemonte sono attualmente ferme e impossibilitate, dunque, a finire i lavori entro i termini previsti dalla normativa regionale.

“Auspichiamo anche in Piemonte l’adozione di un provvedimento simile a quello preso dalla vicina Liguria che, per quest’anno, ha eccezionalmente posticipato i termini per l’esecuzione del taglio di boschi cedui al 15 maggio per i bacini del Mar Ligure e al 30 maggio per i bacini Padani – ha spiegato Allasia –. Sarebbe un segnale importante di vicinanza agli operatori di un settore che, specie per i territori marginali della nostra provincia e della nostra regione, rappresenta una delle poche fonti di reddito, insieme all’allevamento e al turismo”.

Il Piemonte, dopo la Sardegna e la Toscana, è la regione dell’Italia con la maggior estensione forestale: su una superficie di 2.538.297 ettari, i boschi ne occupano 874.660 (34%). La provincia di Cuneo rispecchia questo andamento: su una superficie complessiva di 689.090 ettari, i boschi ricoprono 242.286 ettari di territorio, il 35% del totale.

“Gli addetti al taglio dei boschi operano seguendo i tempi della natura e l’attuale sospensione delle attività sta già avendo ricadute negative, non solo sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista ambientale, con molte operazioni che erano ormai in via di ultimazione e non si sa se potranno così essere finite”, conclude Allasia.

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