Zucche da record e verdure ‘micorizzate’. L’azienda agricola di Stefano Musso a Dogliani

07.02.2017

Articolo pubblicato sul n.07/2016 de L’Agricoltore Cuneese.

A sinistra: le coltivazioni di Stefano Musso in un momento di massimo rigoglio. A destra: l'impollinazione manuale delle zucche

A sinistra: le coltivazioni di Stefano Musso in un momento di massimo rigoglio. A destra: l’impollinazione manuale delle zucche.

Produrre ortaggi salubri e di elevata qualità nutrizionale, rispettando l’ambiente e aumentando la biodiversità del suolo in cui si opera. Sono questi gli obiettivi che ispirano tutte le fasi lavorative dell’azienda agricola condotta da Stefano Musso a Dogliani.

La sua storia inizia come altre che abbiamo già raccontato sulle pagine de “L’Agricoltore cuneese”: una professione (in questo caso impresario edile), che non ti soddisfa più e il desiderio di
cercare rifugio nell’agricoltura. Per cambiare vita e trovare nuovi stimoli. “Qualche anno fa, con la nascita di mio figlio e vista anche la precaria situazione che stava attraversando il settore delle costruzioni, ho deciso di dare una svolta alla mia vita e di dedicarmi completamente a quello che fino a quel momento era per me solo un piacevole hobby: l’orticoltura”.

La scelta è caduta su qualcosa di non convenzionale: le zucche giganti. “Partita come una passione – prosegue -, ne ho fatto un lavoro a tutti gli effetti, 7 giorni su 7, con Davide, il mio amico di tante ‘battaglie’, e mio cognato Nicolò. La scoperta delle micorrize e dei batteri della rizosfera, elementi alla base dell’agricoltura simbiotica, consente di produrre con qualità elevata,  azzerando l’impiego della chimica”. E i risultati non tardano ad arrivare. Le zucche che nascono in questo angolo di Langa riscuotono da subito l’apprezzamento dei cultori del genere nei vari concorsi non solo in giro per l’Italia, ma anche in “patria”, come testimonia il primo premio ottenuto non solo nel 2014, ma anche nel 2015 alla sagra di Piozzo con una zucca di 462 chili.

Dalle zucche giganti ai ristoranti stellati

L’appezzamento di terreno dove vengono coltivati questi ‘giganti dell’orto’ è una distesa di capannine che proteggono da raggi solari e grandine gli esemplari ormai quasi pronti per la raccolta. Ma per arrivare a questo punto serve un lavoro certosino: “Mettiamo a dimora le piante verso metà aprile e impolliniamo i fiori rigorosamente a mano – continua Stefano Musso –; dopodiché li teniamo sotto attenta osservazione, mantenendo le zucche su un letto di sabbia e al riparo da intemperie, rinfrescandole con acqua nebulizzata nel periodo di maggior caldo e
facendo attenzione a che le intemperie non le danneggino in modo irreparabile”. Un ciclo completo di maturazione dura 90 giorni, ma nella fase di massimo sviluppo la crescita è tanto poderosa quanto delicata, perché la zucca ‘lievita’ a vista d’occhio e occorre proteggerla da agenti esterni.

Le zucche sono il tratto distintivo dell’azienda Musso, ma da quelle giganti si è passati presto a zucche più piccole e di maggiore utilizzo per ampliare e diversificare la produzione. Anche in questo caso, però la scelta è stata tutt’altro che banale. “Abbiamo optato per varietà ricercatissime, come le giapponesi Hokkaido, che colorano più dello zafferano e garantiscono risultati pregevoli in cucina – continua l’imprenditore doglianese -. Le abbiamo scoperte in internet e ora riforniamo chef stellati e i migliori ristoranti della zona, che ne apprezzano sapori e peculiarità uniche”.

La zucca vincitrice del primo premio a Piozzo nel 2015

La zucca vincitrice del primo premio a Piozzo nel 2015

Le microrrize sono il valore aggiunto

Gran parte del merito va comunque alle tecniche di coltivazione e all’impiego delle micorrize che consentono alle piante di sviluppare un impianto radicale più profondo andando così a ricercare gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno e aumentando la resistenza a malattie.
“La diversità rispetto a un prodotto coltivato in modo convenzionale c’è e si sente, a livello di profumo, gusto, conservabilità e vitalità delle piante – assicura Stefano Musso -. Attualmente siamo alla fine del periodo di conversione per il biologico e a breve saremo riconosciuti come agricoltura simbiotica. Non utilizziamo diserbanti, abbiamo aumentato il lavoro manuale, ma i nostri clienti premiano volentieri gli sforzi fatti”.

Oggi si coltiva di tutto e si vende

La bontà di questo sistema ha fatto ampliare di molto le varietà coltivate e ad oggi troviamo in azienda tutti i principali ortaggi delle nostre zone: pomodori, patate, cipolle, zucchini, melanzane, peperoni, peperoncini, cavoli, cavolfiori, broccoli e cardi. E di pari passo sono cresciute le richieste, tanto da spingere Musso ad aprire un punto vendita ad Alba, in via Roma 6c a 50 m. da piazza Michele Ferrero (aperto tutte le domeniche della Fiera del Tartufo, il martedì, giovedì e sabato) e a realizzare un laboratorio di trasformazione, ormai quasi ultimato, presso
l’azienda.
“Sono partito con l’idea di commercializzare zucche essiccate, ma poi ho deciso di puntare tutto sulla vendita diretta e con il laboratorio presto sarò in grado di trasformare direttamente i miei prodotti riducendo così al mimino gli scarti. Nel nostro forno a legna, infine, facciamo il pane con grano micorizzato macinato a pietra, che nasce dopo 18/24 ore di lievitazione naturale per garantire un prodotto più sano e digeribile”.
Tante sono le idee, quindi, al servizio di un solo fine: continuare a dare un’impronta particolare all’agricoltura di qualità ‘targata Cuneo’.

 

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