Confagricoltura a Castelmagno: “Mai come in questo momento la montagna va preservata”

08.10.2022

CalumaElVache

“Mai come in questo momento la montagna va preservata e con questo incontro vogliamo ribadire la necessità di mantenere alta l’attenzione sull’attività dei malgari; attività che non solo è fondamentale per manutenere le nostre valli e tenerle vive, ma anche per preservare le comunità montane dall’isolamento, la vita ad alta quota è resa ancora più complicata dai cambiamenti climatici in atto e dell’aumento smodato dei prezzi di beni e servizi fondamentali”.

Vacche al pascolo

Così è intervenuto il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, salutando i molti partecipanti accorsi a Castelmagno, venerdì 7 ottobre, per la quinta edizione di “Caluma el vache. Il ritorno della mandria a valle”, l’evento organizzato dalla Confagricoltura di Cuneo, in collaborazione con il consorzio Cascine Piemontesi e il Comune di Castelmagno, con il patrocinio dell’ATL del Cuneese, per celebrare la chiusura della stagione di alpeggio.

All’iniziativa hanno preso parte l’onorevole Monica Ciaburro, il consigliere regionale Paolo Demarchi, i sindaci di alcuni Comuni della Valle Grana, gli alunni della scuola primaria di Monterosso Grana, decine di allevatori della Granda e numerosi appassionati.

Bambini in gita in montagna

Nella splendida cornice di monti dell’alta Valle Grana, l’incontro è stato occasione per fare il punto sulle problematiche che interessano il comparto e, più in generale, richiamare l’attenzione sulle esigenze di chi lavora nelle terre alte.

La giornata si è svolta in concomitanza con la discesa a valle dei capi bovini dell’azienda di Loris Martini che sono stati accompagnati nei pressi del santuario di San Magno, dove al loro arrivo Don Gianmaria Giordano, rettore del Santuario, ha celebrato la benedizione delle mandrie e degli alpeggi a cui sono seguiti i saluti dei rappresentanti del mondo politico e istituzionale.

Istituzionali

Dopo gli interventi di rito, è stato premiato con la “Cioca d’Or 2022” il malgaro Luciano Dao Ormena di Elva per la sua dedizione all’allevamento e alla montagna, e per essere sempre stato un punto di riferimento per gli altri malgari.

Un riconoscimento come “malgaro dell’anno” è stato consegnato a Loris Martini di Castelmagno, protagonista della giornata di festa.

A conclusione dell’evento è stato organizzato un momento conviviale con degustazione di prodotti dei consorziati a Cascine Piemontesi nella tensostruttura allestita nei pressi del Santuario.

Assegnazione del premio

 Luciano Dao Ormena – ELVA

Luciano Dao Ormena nasce il 30 settembre 1952 ad Elva, nel cuore della Valle Maira, dove trascorre la sua giovinezza con i genitori Giovanni e Giovanna e i fratelli, collaborando fin da piccolo nell’azienda agricola di famiglia dedita all’allevamento stanziale di bovini in Borgata Grange.

Negli anni ’70, con l’aumento del numero dei capi allevati, diventa sempre più difficile garantire l’approvvigionamento del bestiame con le sole risorse reperibili in loco. Per questo la famiglia Dao Ormena decide di trasferire l’attività aziendale nel Saluzzese, portando i capi a pascolare in alpeggio ad Elva nei mesi estivi.

Il 21 aprile 1979 Luciano sposa Bruna Servetti, con la quale avrà tre figlie: Laura nel 1980, Angela nel 1982 e Silvia nel 1988. Insieme a Bruna e al fratello Costanzo Luciano gestisce l’azienda zootecnica di famiglia che negli anni aumenta fino a contare più di 300 capi allevati.

Dopo la prematura scomparsa di Costanzo nel 2020, Luciano continua a condurre l’attività con la moglie, affrontando ogni anno a giugno la monticazione ad Elva e a fine settembre il rientro in pianura lungo la tortuosa Strada del Vallone, portando avanti ancora oggi il rito secolare della transumanza, riconosciuto Patrimonio Culturale Immateriale dall’Unesco nel 2019.

Facebooktwitterpinterestmail