Peste suina africana: progressiva espansione verso Cuneo

14.09.2022

cinghiale tra i boschi

Il Ministero della Salute ha aggiornato la situazione dell’epidemia di Peste suina africana (Psa) sul territorio nazionale e informato della pubblicazione del Regolamento di esecuzione (UE) 2022/1460 del 2 settembre 2022, che modifica le zone in restrizione nei Paesi dell’Unione.

Per quanto riguarda il Piemonte le zone soggette a restrizioni I sono le seguenti:
nella provincia di Alessandria, i comuni di Casalnoceto, Oviglio, Tortona, Viguzzolo, Frugarolo, Bergamasco, Castellar Guidobono, Berzano di Tortona, Cerreto Grue, Carbonara Scrivia, Casasco, Carentino, Frascaro, Paderna, Montegioco, Spineto Scrivia, Villaromagnano, Pozzolo Formigaro, Momperone, Merana, Monleale, Terzo, Borgoratto Alessandrino, Casal Cermelli, Montemarzino, Bistagno, Castellazzo Bormida, Bosco Marengo, Castelspina, Volpeglino, Alice Bel Colle, Gamalero, Volpedo, Pozzol Groppo, Sarezzano;

nella provincia di Asti, i comuni di Olmo Gentile, Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino, Roccaverano, Castel Boglione, Mombaruzzo, Maranzana, Castel Rocchero, Rocchetta Palafea, Castelletto Molina, Castelnuovo Belbo, Montabone, Quaranti, Fontanile, Calamandrana, Bruno, Sessame, Monastero Bormida, Bubbio, Cassinasco, Serole, Loazzolo, Cessole, Vesime, San Giorgio Scarampi;

nella provincia di Cuneo, i comuni di Bergolo, Pezzolo Valle Uzzone, Cortemilia, Levice, Castelletto Uzzone, Perletto.

Le zone soggette a restrizioni II sono invece le seguenti:
nella provincia di Alessandria, i comuni di Cavatore, Castelnuovo Bormida, Cabella Ligure, Carrega Ligure, Francavilla Bisio, Carpeneto, Costa Vescovato, Grognardo, Orsara Bormida, Pasturana, Melazzo, Mornese, Ovada, Predosa, Lerma, Fraconalto, Rivalta Bormida, Fresonara, Malvicino, Ponzone, San Cristoforo, Sezzadio, Rocca Grimalda, Garbagna, Tassarolo, Mongiardino Ligure, Morsasco, Montaldo Bormida, Prasco, Montaldeo, Belforte Monferrato, Albera Ligure, Bosio, Cantalupo Ligure, Castelletto d’orba, Cartosio, Acqui Terme, Arquata Scrivia, Parodi Ligure, Ricaldone, Gavi, Cremolino, Brignano-Frascata, Novi Ligure, Molare, Cassinelle, Morbello, Avolasca, Carezzano, Basaluzzo, Dernice, Trisobbio, Strevi, Sant’Agata Fossili, Pareto, Visone, Voltaggio, Tagliolo Monferrato, Casaleggio Boiro, Capriata D’orba, Castellania, Carrosio, Cassine, Vignole Borbera, Serravalle Scrivia, Silvano D’orba, Villalvernia, Roccaforte Ligure, Rocchetta Ligure, Sardigliano, Stazzano, Borghetto Di Borbera, Grondona, Cassano Spinola, Montacuto, Gremiasco, San Sebastiano Curone, Fabbrica Curone, Spigno Monferrato, Montechiaro d’Acqui, Castelletto d’Erro, Ponti, Denice:

nella provincia di Asti, il comune di Mombaldone.

Gli allevamenti siti nei comuni posti in restrizione con il nuovo regolamento sono soggetti alle norme stabilite a livello di Unione europea, alle disposizioni emanate dal Commissario Straordinario sulla Psa e alle regole ministeriali, tra cui quelle relative alla biosicurezza degli allevamenti suinicoli.

Il Ministero informa che in Piemonte si contano 119 casi di malattia nel selvatico ma l’ondata di infezione continua a registrare una preoccupante, anche se lieve, espansione verso ovest, visti gli ultimi ritrovamenti di carcasse di cinghiali infetti in provincia di Cuneo.

Con la circolare, inoltre, si esorta la Regione Piemonte ad attuare quanto prima le misure previste dal piano integrato di eradicazione recentemente trasmesso.

“L’auspicio del Ministero – afferma Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte, – è condiviso anche dalle aziende che allevano suini nella nostra Regione. Per questo chiediamo ancora una volta alle istituzioni di intervenire con urgenza avviando tutte le misure necessarie per arginare la diffusione del contagio, perché non ci sono più ragioni per temporeggiare e sperando che non sia troppo tardi”.

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